Nel 2020 abbiamo tanto sentito parlare di digitalizzazione e di molte aziende che stanno trasformando il loro modo di lavorare. In questo clima di forte cambiamento, di pari passo con la trasformazione digitale, s’introduce il termine: Change Management.
All’interno del Change Management sono racchiuse tutte le attività necessarie alla gestione del cambiamento; queste attività tengono conto anche dell’aspetto umano ed emotivo dei dipendenti che dovranno rivoluzionare il loro modo di lavorare. Lo scopo principale della C.M. è quello di sviluppare uno spirito di positività nei confronti delle novità, abbandonare le proprie abitudini ed accettare di dover utilizzare nuovi strumenti e procedure. Parliamo quindi di un vero e proprio percorso guidato di transizione.
Il Change Management si basa sul modello delle 4P, quattro pilatri fondamentali:
- People: cambiare il Mindset delle persone;
- Process: rivedere i processi sotto un’ottica moderna e digitale;
- Platform: introdurre in azienda nuove tecnologie;
- Place: cambiare la concezione di spazio di lavoro.
I vantaggi di questo nuovo approccio saranno:
- Rispetto degli obiettivi;
- Rispetto dei tempi;
- Rispetto del budget;
- Aumento del ROI.
Dovranno essere i leader in primis ad adottare un modo di pensare visionario, improntato all’innovazione e tirar fuori dai propri dipendenti tutto il loro potenziale; i nuovi leader devono infondere ottimismo e cercare sempre nuove sfide.
In conclusione, riportiamo le parole di Mariano Corso, docente di Leadership e Innovation del Politecnico di Milano e responsabile scientifico dell’Osservatorio HR Innovation Practice e responsabile scientifico di P4I – Partners4Innovation:
“La maggiore apertura al cambiamento, a partire dall’inizio della pandemia, dimostra che è stata compresa la necessità di realizzare nuovi modelli organizzativi e strumenti di lavoro. Ora il management non deve perdere questa opportunità di valorizzare la maggiore disponibilità a cambiare, favorendo l’engagement dei propri collaboratori”.