Florence One | Credito d’imposta per investimenti in beni strumentali

Credito d’imposta per investimenti in beni strumentali

Credito d’imposta per investimenti in beni strumentali

Negli ultimi due anni, caratterizzati dalla pandemia mondiale, abbiamo notato un’inflazione della parola “resilienza” la cui definizione recita così: “Capacità di un materiale di assorbire un urto senza rompersi”, oppure, “In psicologia, la capacità di un individuo di affrontare e superare un evento traumatico o un periodo di difficoltà”.  Questa parola così filosofeggiante e motivatrice è stata applicata anche alle aziende che, da un giorno a l’altro, si sono dovute riadattare e reinventare per poter sopravvivere; per alcune il Coronavirus è stato causa di chiusura, altre invece, grazie a risorse e strumenti avanzati, sono riuscite ad essere appunto resilienti e cambiare in corso d’opera il proprio modus operandi. Questa premessa è stata fatta perché è la riprova di quanto sia importante per le aziende investire su tecnologie innovative, beni materiali e immateriali. A questo proposito introduciamo il Credito d’imposta per investimenti in beni strumentali. 

Con il credito d’imposta, il Ministero dello Sviluppo Economico vuole supportare e soprattutto incentivare le imprese a investire in beni strumentali, materiali e immateriali, utili alla trasformazione tecnologica e digitali. 

Come funziona? 

A decorrere dal 16 novembre 2020 fino al 31 dicembre 2022 (ovvero entro il 30 giugno 2023, a condizione che entro la data del 31 dicembre 2022 sia avvenuto il pagamento di acconti pari almeno al 20%) alle imprese che effettuano investimenti in beni strumentali spetta un credito d’imposta. Le condizioni sine qua non per ottenere il credito, riportando quanto riferito nel sito del Ministero, sono le seguenti: 

1. Beni strumentali materiali tecnologicamente avanzati

2021

50% del costo per la quota di investimenti fino a 2,5 milioni di euro

30% del costo per la quota di investimenti oltre i 2,5 milioni di euro e fino al limite di costi complessivamente ammissibili pari a 10 milioni di euro

10% del costo per la quota di investimenti tra i 10 milioni di euro e fino al limite di costi complessivamente ammissibili pari a 20 milioni di euro.

2022

40% del costo per la quota di investimenti fino a 2,5 milioni di euro

20% del costo per la quota di investimenti oltre i 2,5 milioni di euro e fino al limite di costi complessivamente ammissibili pari a 10 milioni di euro

10% del costo per la quota di investimenti tra i 10 milioni di euro e fino al limite di costi complessivamente ammissibili pari a 20 milioni di euro.

2. Beni strumentali immateriali tecnologicamente avanzati funzionali ai processi di trasformazione 4.0

20% del costo nel limite massimo dei costi ammissibili pari a 1 milione di Euro. Si considerano agevolabili anche le spese per servizi sostenute mediante soluzioni di cloud computing per la quota imputabile per competenza.

3. Altri beni strumentali materiali 

2021: 10% nel limite massimo dei costi ammissibili pari a 2 milioni di euro.

2022: 6% nel limite massimo dei costi ammissibili pari a 2 milioni di euro.

4. Altri beni strumentali immateriali 

2021: 10% nel limite massimo dei costi ammissibili pari a 1milione di euro.

2022: 6% nel limite massimo dei costi ammissibili pari a 1milione di euro.

Come ottenerlo?

Per beneficiare del credito d’imposta è necessario richiedere una perizia tecnica o attestato di conformità per beni tecnologicamente avanzati e immateriali, se invece si tratta di beni di costo non superiore a 300.000 euro è sufficiente una dichiarazione resa dal legale rappresentante.