La Commissione Europea si è impegnata da qui a tre anni a finanziare il progetto innovativo dal titolo "Generative AI - What is the cost for the information industry", con la collaborazione di istituzioni, università e varie aziende operanti nei settori della tecnologia e dell’informazione.
Ma di cosa si tratta? Tale progetto consiste nello sviluppo di un sistema ibrido basato sulla cooperazione tra l’uomo e l’intelligenza artificiale. L’intento è quello di combattere la disinformazione, e fornire nello specifico uno strumento in più a chi dell’informazione se ne occupa quotidianamente, come i professionisti dei media e i responsabili politici. Il sistema consentirà il monitoraggio di diverse piattaforme social online in tempo reale e la segnalazione, tramite l’analisi dei contenuti multimodali (testo, audio, visivi) e multilingue con i nuovi algoritmi di IA, di contenuti e informazioni ad alto rischio di disinformazione, affinché degli esperti possano intervenire ed effettuare le dovute revisioni.
La piattaforma darà quindi la possibilità di individuare e selezionare i contenuti ritenuti non veritieri e di segnalarli per la correzione a giornalisti e fact-checker, il cui contributo è molto importante perché fornirà ulteriori informazioni che andranno a migliorare il funzionamento degli algoritmi stessi. Potranno inoltre essere sviluppati report adattati alle esigenze di chi lavora nei media, col fine di fornire informazioni affidabili e prevenire la diffusione incontrollata della disinformazione online.
“La piattaforma”, spiega Riccardo Gallotti, coordinatore di AI4TRUST, “ mira a diventare un luogo dove poter valutare il rischio di consumo di informazioni non attendibili, ma soprattutto a creare un ambiente online affidabile che, coinvolgendo ricercatori, media professional e policy maker, possa facilitare la creazione e la distribuzione di informazioni affidabili e di contro-narrative, contrastando in modo automatico la disinformazione”.